Gli effetti della pandemia sulla resilienza delle filiere di produzione hanno portato alla luce le vulnerabilità della catena di fornitura di molte aziende. L’emergenza pandemica ha sconvolto equilibri di mercato che erano rimasti sostanzialmente immutati per anni e ha costretto quasi tutte le filiere logistiche a ridisegnare catene di approvvigionamento e distribuzione per far fronte alla drastica e improvvisa trasformazione della domanda. Con il lockdown, infatti, si è assistito ad un a vera esplosione dell’e-commerce.
Gli acquisti on line hanno registrato l’incremento più alto si sempre (5,5 miliardi di euro rispetto al 2019) raggiungendo i 23,4 miliardi di euro. Nel corso del 2020 le supply chain hanno dovuto far fronte ad una sfida davvero impegnativa, ma grazie all’intelligenza, all’agilità e alla velocità garantite dal digitale, l’efficienza sul lavoro è stata comunque assicurata.
Le sfide, però, non sembrano ancora essersi esaurite. Nel 2021 le parole d’ordine saranno integrazione e automazione e i supply chain manager di tutto il mondo dovranno integrare le soluzioni che si sono dimostrate più efficaci nella gestione della crisi con sistemi in grado di potenziare la raccolta e l’analisi dei dati e accelerare non solo i processi decisionali, ma anche la capacità di reazione delle filiere.
La supply chain digitale
La supply chain è in evoluzione con gli obiettivi di semplificare al meglio la gestione della filiera logistica, di garantire un approvvigionamento proattivo e, in tal senso, il digitale aiuta a fare la differenza. Le aziende si stanno rendendo conto dell’importanza di una gestione della supply chain sempre più efficace nell’ottica di una maggiore automazione dei processi.
Dalla domanda di un prodotto alla sua disponibilità fisica o virtuale i processi da gestire sono tanti e complessi:
- pianificazione dei bisogni all’approvvigionamento;
- organizzazione dei fornitori;
- stoccaggio;
- logistica in ingresso e in uscita;
- logistica del magazzino;
- trasporti.
Oggi più che mai, dal momento che l’e-commerce è cresciuto in maniera esponenziale, le imprese devono fare in modo che tutti gli elementi della catena della fornitura siano sempre puntati all’obiettivo di consegnare il prodotto giusto nel tempo più breve. Un’efficienza che oggi è strettamente legata all’evoluzione della logistica integrata verso un modello di supply chain digitale e soprattutto intelligente. Questo permette all’azienda di ritagliarsi un vantaggio competitivo importante nei confronti del consumatore finale. Grazie alle Big Data Analytics è possibile considerare tutti gli elementi che influiscono sulla disponibilità e l’economicità delle forniture, ridurre i costi degli approvvigionamenti e le immobilizzazioni in scorte.
L’applicazione di modelli analitici evoluti permette di superare l’ottica della gestione delle eccezioni. Grazie agli algoritmi di autoapprendimento, alle reti neurali, ai modelli predittivi di Data Analytics si possono per esempio anticipare le cause dei possibili ritardi nelle consegne.
Volendo riassumere le caratteristiche fondamentali di un sistema di gestione intelligente della supply chain dovranno essere quindi, innanzi tutto, la possibilità di garantire visibilità su tutti i processi:
- pianificazione dei bisogni di materie prime e servizi;
- approvvigionamento vero e proprio;
- sincronizzazione con i ritmi della produzione;
- consegne;
- gestione dei resi.
Altra caratteristica fondamentale la gestione e la previsione, sempre più automatizzata, di eventi ed eventualità negative come uno sciopero o un maxi tamponamento in autostrada che possono ritardare la consegna di una fornitura. Tutte le eccezioni devono inoltre essere gestite in real time, cioè devono poter garantire una risposta tempestiva. Tutti i dati, generati dai sistemi delle terze parti come corrieri, fornitori e spedizionieri, devono poter essere integrati e questo può avvenire più facilmente se la supply chain è gestita in cloud. Infine, una gestione intelligente della supply chain digitale deve garantire un supply chain risk management efficace. I processi di sourcing e procurement, trasporto e logistica integrata sono particolarmente soggetti alle conseguenze di eventi esterni come disastri naturali o epidemie (come ci ha insegnato la recente situazione) e anche in questo caso gli algoritmi di Machine Learning e le Real Time Analytics giocano un ruolo essenziale nel definire il rischio di approvvigionamento e ridurre le vulnerabilità a cui è sottoposta la supply chain aziendale.
La blockchain per la supply chain
La blockchain, come anche lo Iot, la Robotic Process Automation, il Machine Learning e le Predicive Analytics offrono al Supply Chain Management un supporto irrinunciabile.
Vediamo innanzi tutto qual è la definizione del supply chain management. Il supply chain management (SCM) è il processo di supervisione dei materiali, delle informazioni e dei flussi finanziari che si spostano dal fornitore al produttore, dal grossista al rivenditore e al consumatore. I tre flussi principali della supply chain sono infatti il flusso del prodotto, il flusso di informazioni e il flusso finanziario. Il supply chain management prevede il coordinamento e l’integrazione di questi flussi sia all’interno che tra le aziende. Un tema questo del SCM più che mai attuale: se infatti viene applicato nel giusto modo può portare a importanti benefici alle aziende in termini di costi, tempistiche, efficacia ed efficienza.
L’abitudine ormai radicata nel consumatore, sempre più omnicanale, di acquistare on line prodotti anche molto complessi e pretendere una consegna rapidissima impone di rivedere gli standard di tracciabilità dei flussi logistici e distributivi e in questo la blockchain per la supply chain offre la soluzione. Garantire un presidio end to end della supply chain significa presidiare tutti i flussi sia di prodotti e materiali ma anche di informazioni, integrando dati e gestendo anche il rischio di possibili inconvenienti ed eventi avversi.
Automazione dei processi per migliorare la filiera
Automatizzare in modo spinto tutti i processi della supply chain significa prima di tutto averne pieno controllo, possibilmente centralizzato e garantire allo stesso tempo massima visibilità su ciascun passaggio logistico a tutti gli attori della filiera. Questo è fondamentale per affrontare eventuali criticità e risolvere i disservizi intervenendo tempestivamente, ma anche per acquisire il maggior numero di dati possibile per continuare ad affinare il sistema e sviluppare capacità predittive sul suo funzionamento. Per questo tra i trend del 2021 in ambito di supply chain c’è l’aumento dell’attenzione nei confronti della governance, intesa come l’insieme delle attività di raccolta, selezione e analisi delle informazioni, e del monitoraggio delle operazioni.