Produzione alimentare, agricoltura e tecnologia

Nuove tecnologie per un minore impatto ambientale, efficienza della produzione per essere in grado di soddisfare la crescente esigenza di cibo per tutti, sano e controllato, tenendo conto però dei costi di produzione in salita: sono queste le direttrici lungo le quali si muove e si dovrà muovere in futuro il comparto delle macchine agricole, un settore che vale miliardi di euro ed è sempre più determinante per la produzione alimentare.

Il 2021 è stato un anno particolarmente positivo per quanto riguarda la produzione di macchine agricole, che ha visto – secondo i dati FederUnacoma – una produzione di 59mila trattrici per un valore di 2,1 miliardi di euro, ai quali si sono aggiunti 6,2 miliardi derivanti dalla produzione di altre macchine agricole; 1,13 miliardi relativi a ricambi e parti di trattrici e ancora 3,3 miliardi corrispondenti al valore della produzione di componenti per macchine e attrezzature agricole e 970 milioni di euro relativi alle macchine per il giardinaggio e la cura del verde. 

 

La produzione di macchine agricole

 

Un trend decisamente positivo, che sembra tenere anche per quest’anno in corso, sostenuto soprattutto dall’export: la domanda sia nazionale che internazionale resta infatti elevata. E nel corso del 2022, grazie anche alla presenza di incentivi e finanziamenti, il mercato e la produzione di macchine agricole hanno mantenuto buoni livelli. Ma si sa che il 2022 è stato caratterizzato da variabili che hanno inciso e incidono tutt’ora sull’andamento economico dei prezzi dell’energia, ma anche del costo dei trasporti, della logistica e delle materie prime. Questi elementi infatti hanno frenato il mercato interno nel corso di quest’anno, anche se la domanda di innovazione da parte delle imprese agricole ha continuato ad essere molto alta. Per quanto riguarda le materie prime, già tra il 2021 e il 2022, si sono registrati aumenti in particolare:

  • per il rame (dell’89%);
  • per l’alluminio (85%);
  • per il ferro (38%).

La flessione delle vendite sul mercato italiano è stata di -14,6% nei primi nove mesi del 2022, rispetto all’anno record precedente. Il calo ha riguardato tutte le tipologie di macchine agricole: mietitrebbiatrici (-14%), trattrici con pianale di carico (-21,5%), rimorchi (-9,5%) e sollevatori telescopici (-25%). Resta invece sostenuto l’export fuori dai confini nazionali con una crescita del +15,5% nel primo semestre 2022, secondo i dati Istat, la parte principale del fatturato estero interessa l’Europa con circa il 56% del totale, mentre le Americhe, con in testa gli USA, assorbono circa il 19%, il 12% delle vendite invece interessa i Paesi non Ue.

 

Efficienza della produzione e cibo per tutti 

 

Attento all’ambiente e alle condizioni di lavoro, focalizzato ad assicurare una sempre più alta qualità delle produzioni, caratterizzato da macchine agricole sempre più autonome, efficienti e digitali, con un livello sempre maggiore di robotizzazione sul campo e nei processi di produzione, rispettoso del suolo e capace di adattarsi ai cambiamenti climatici, dovendo contare anche su minori risorse, come nel caso della disponibilità idrica: è questa la fotografia del futuro del settore agricolo in Italia, dove il binomio agricoltura e tecnologia sarà sempre più stretto a favore di una meccanizzazione agricola sempre più smart.

La vera sfida che riguarda tutto il comparto delle macchine agricole è, infatti, oggi quella della digitalizzazione e del ricorso alle nuove tecnologie, in un’ottica di una sempre maggiore qualità richiesta alle aziende di produzione alimentare e della riduzione dell’impatto ambientale, per un’agricoltura sempre più sostenibile. Uno sforzo che accomuna tutto il mondo agricolo testimoniato dai dati Istat, secondo i quali nel periodo 2018-20 su 1,1 milione di aziende agricole sono state circa 250mila le innovazioni introdotte.

E grazie ai numerosi incentivi in Italia l’agricoltura digitale ha fatto registrare un vero e proprio boom: tra il 2020 e il 2021, secondo i dati riportati nell’Osservatorio Smart Agrifood della Scuola di Management del Politecnico di Milano e dal Laboratorio RISE (Ricerca & Innovazione per le Smart Enterprises), il fatturato del mercato delle macchine agricole smart è addirittura triplicato, passando da 540 milioni di euro a 1,6 miliardi. Oggi in Italia il 6% della superficie agricola, il doppio rispetto all’anno scorso, viene coltivato con tecnologie 4.0.

Il comparto delle macchine agricole nel tempo ha saputo conquistare un ruolo da protagonista sul fronte della sostenibilità ambientale e, in particolare per ridurre i consumi energetici (di gasolio) e le emissioni di anidride carbonica e ammoniaca, ha saputo mettere in campo diverse misure tra cui l’utilizzo di macchine agricole a basso utilizzo di combustibile e a bassa emissione, l’introduzione di tecniche di agricoltura di precisione, l’adozione di sistemi Gps per aumentare l’efficienza delle operazioni, la riduzione drastica dell’utilizzo di fertilizzanti e pesticidi.