Il 31 gennaio è il giorno della Brexit, che darà inizio ad un periodo di transizione durante il quale continueranno ad applicarsi la libera circolazione di capitali, merci, persone e servizi all’interno dell’Unione Europea.
Dopo essere stato ratificato dal Parlamento britannico, l'accordo sulla Brexit è stato approvato dal Parlamento europeo il 29 gennaio. Pertanto, il 31 gennaio alle 23:00 locali il Regno Unito sarà fuori dall'UE, e di conseguenza non più parte delle istituzioni e dei processi decisionali europei in Europa. Tuttavia, durante il periodo di transizione che dovrebbe durare fino al 31 dicembre 2020, dovrà ancora seguire le norme europee, con il vantaggio di poter continuare a commerciare liberamente nell’area durante questa fase. Questa prima pietra miliare del lungo processo della Brexit sicuramente contribuirà a ridurre l'incertezza, ma non la elimina completamente, vista l'apertura del prossimo ciclo di negoziati sul nuovo accordo commerciale con l'UE. Inoltre, il Regno Unito dovrà rinegoziare più di 50 accordi di libero scambio che l'UE ha stipulato con Paesi terzi.
Inoltre, un accordo commerciale con l'UE entro giugno 2020 sembra improbabile, e questo aprirà la strada a un periodo di transizione più lungo.
Guardando il calendario (v. Figura 1), prevediamo che il dibattito si sposterà presto sui rischi di una situazione da "nessun accordo commerciale" alla fine del 2020.
Figura 1 – La Road Map della Brexit nel 2020