EXECUTIVE SUMMARY

 

  • Un passo avanti e due passi indietro sugli obiettivi climatici. I governi europei stanno procrastinando i loro obiettivi climatici; il Regno Unito e la Svezia hanno già annunciato un rollback sugli obiettivi climatici, mentre la resistenza e lo scetticismo nei confronti degli obiettivi esistenti stanno crescendo in altre economie. L'attuale crisi del costo della vita e il populismo climatico possono spiegare questo sfortunato movimento. I settori dell'energia, dei trasporti e dell'edilizia abitativa sono i più sotto pressione, in quanto hanno un impatto diretto sulla vita degli elettori. Notizie che fanno riflettere per il mese del clima.
  • Ultimi scenari economici per il conflitto tra Israele e Hamas. Ad oggi, le tensioni sembrano destinate a trasformarsi in un conflitto prolungato ma contenuto (75% di probabilità). L'impatto sui prezzi globali delle materie prime e sull'inflazione rimane molto contenuto, in quanto le condizioni iniziali erano già molto restrittive. Nel complesso, ci aspettiamo un lieve effetto stagflazionistico sull'economia globale, con un impatto limitato sui mercati dei capitali. In uno scenario al ribasso di grave escalation in un conflitto regionale con l'intervento diretto dell'Iran e degli Stati Uniti, i paesi dell'OPEC+ potrebbero decidere un drastico taglio della produzione petrolifera, facendo eco all'embargo petrolifero del 1973-1974, e i timori di un'interruzione del commercio nello Stretto di Hormuz aumenterebbero vertiginosamente. Ciò porterebbe a prezzi del petrolio a livelli record e causerebbe una recessione per l'economia globale. Anche i mercati dei capitali ne risentirebbero gravemente: gli indici azionari potrebbero scendere del -7% negli Stati Uniti e del -9% nell'Eurozona, insieme all'ampliamento degli spread creditizi.
  • La siccità nel Canale di Panama potrebbe prolungare la recessione commerciale. Il numero di navi che potranno passare attraverso il Canale di Panama sarà dimezzato a 18 navi al giorno a partire da febbraio 2024, colpendo in particolare le esportazioni statunitensi. Dopo che il commercio globale ha toccato il fondo, tali interruzioni alimentano i timori di un aumento dell'inflazione importata. La siccità suggerisce anche ciò che ci aspetta con l'aumento delle temperature globali: entro il 2030, l'aumento delle temperature potrebbe portare a una diminuzione del -38% della capacità di trasporto, riducendo la crescita potenziale del commercio globale di merci in volume di -5 punti percentuali all'anno. I costi fisici del cambiamento climatico sono reali.
Lo studio completo “Arretramento sugli obiettivi climatici” è scaricabile a questo link: