• La BCE si aspetta di nuovo una pausa e un rinvio dei tagli anticipati dei tassi. Nella prossima riunione del 25 gennaio ci aspettiamo che la BCE mantenga il tasso sui depositi a un livello altamente restrittivo del 4,0% per la terza volta consecutiva, mentre la tendenza alla disinflazione continua. La nostra proiezione è di un primo taglio dei tassi a luglio (-25 pb), poiché il Consiglio direttivo mostra riluttanza a tagliare i tassi prematuramente, in particolare alla luce dei rischi al rialzo derivanti dalla crescita dei salari reali – prevista a oltre il 2% annuo per circa due anni – e dalle potenziali imminenti interruzioni della catena di approvvigionamento se la crisi del Mar Rosso dovesse durare per più di tre mesi, spingendo l'inflazione dell'Eurozona oltre il 3%. 
  • Cina: pronta a nuovi stimoli. La crescita del PIL cinese nel 2023 si è attestata al +5,2% come ci aspettavamo, superando l'obiettivo ufficiale (facile) ma riflettendo debolezze, tra cui la fiducia dei consumatori ostinatamente bassa e il crollo del settore immobiliare. Nel 2024 è necessario un ulteriore allentamento della politica monetaria per ripristinare la fiducia. Prevediamo che la crescita del PIL raggiungerà il +4,6% quest'anno. Le industrie emergenti e la produzione avanzata (veicoli a nuova energia, energie rinnovabili, batterie, robot industriali per citare le più performanti) potrebbero diventare motori di crescita più sostenibili nel lungo periodo, ma per ora non sono abbastanza grandi e l'ulteriore sviluppo dovrà affrontare delle sfide.
  • Il debito high yield statunitense nel mirino. Il mercato societario high yield statunitense sta assorbendo ingenti capitali, trainato dalla revisione delle aspettative politiche e da prospettive economiche più resilienti, comprimendo gli spread e sollevando timori di sopravvalutazione. Sebbene i fondamentali societari, le tendenze delle agenzie di rating e le esigenze di rifinanziamento gestibili nel 2024-25 offrano un certo sostegno, è opportuno considerare l'incertezza globale e gli elevati rischi al ribasso per l'attuale contesto economico. I nostri modelli suggeriscono un modesto allargamento degli spread nel 2024 (~400 pb, in linea con i livelli del 2023), ma il mercato dovrebbe rimanere interessante per gli investitori tolleranti al rischio grazie ai rendimenti relativamente elevati.
Lo studio completo “La BCE sta resistendo ai tagli dei tassi d interesse” è scaricabile a questo link: