EXECUTIVE SUMMARY

 

  • Nonostante i progressi nell'istruzione e nella rappresentanza politica delle donne negli ultimi 30 anni, la lotta per l'uguaglianza di genere continua. Il divario di genere rimane sostanzialmente invariato, influenzato dalle disuguaglianze sistemiche che ostacolano lo sviluppo professionale delle donne. Al ritmo attuale del progresso, ci vorrebbero ancora altri 46 anni prima che le donne raggiungano i tassi di partecipazione al lavoro maschile, quasi il doppio (93 anni) per colmare il divario retributivo di genere e 33 anni per colmare le differenze nella rappresentanza politica tra uomini e donne nei Paesi dell'OCSE. In questo contesto, il calo dei finanziamenti per le iniziative per la parità di genere è motivo di preoccupazione. Un maggiore sostegno pubblico è la necessità del momento per smantellare le barriere che le donne devono affrontare.
  • Eurozona: come riportare il genio fiscale nella bottiglia. I recenti dati sulla spesa pubblica di Germania, Francia, Italia e Spagna stanno già sollevando preoccupazioni sull'impegno del blocco per la disciplina fiscale. Evitare i demoni dell'austerità e gestire i compromessi fiscali esplosivi (protezione sociale, difesa, politica ecologica) pone seri interrogativi sui percorsi fiscali. Mentre i governi delle quattro maggiori economie dell'Eurozona stanno cercando di stringere la cinghia in vista della reintroduzione del nuovo quadro fiscale dell'UE nel 2025, non vediamo sforzi di consolidamento immediati che sarebbero sufficienti a rendere i paesi pienamente conformi. Peggio ancora, tra le traiettorie di riferimento inviate dalla Commissione e i piani strutturali presentati dagli Stati membri, un elenco di paesi che fa riflettere e intempestivo rientrerebbe nella procedura per i disavanzi eccessivi quest'estate. Le proiezioni disponibili per il 2025 suggeriscono che nove paesi dell'Eurozona avranno un rapporto deficit/PIL superiore al 3% nel 2025, mentre 12 paesi dell'Eurozona avranno un rapporto debito/PIL superiore al 60%.
  • Tassi più alti per le famiglie europee: chi vince, chi perde. L'aumento dei tassi d'interesse sta avvantaggiando alcune famiglie europee più di altre. Mentre le famiglie tedesche e francesi hanno visto aumentare i loro redditi da interessi più rapidamente dei pagamenti, le famiglie italiane e spagnole hanno visto un deterioramento del saldo degli interessi. I diversi comportamenti di risparmio e i diversi ambienti bancari sono da biasimare per la trasmissione ineguale della politica monetaria.
Lo studio completo “93 anni per colmare il divario retributivo di genere” è scaricabile a questo link: