- Elezioni anticipate in Francia: cosa significa per l’economia? La decisione del presidente Macron di indire elezioni anticipate è stata una sorpresa. Lo spread franco-tedesco a 10 anni è ora aumentato di +21,7 punti base dall’inizio della settimana, il più grande balzo settimanale dello spread dal culmine della crisi del debito sovrano alla fine del 2011. Secondo i sondaggi, un governo di minoranza di estrema destra ha attualmente la più alta probabilità. Continuiamo a credere che sarebbe di breve durata – ammesso che si verifichi – e che un governo di minoranza tecnocratico/Front Républicain e sostenuto da Macron potrebbe arrivare prima della fine dell’anno per evitare un’impasse parlamentare. In questo scenario, ci aspettiamo che il deficit pubblico rimanga vicino al -5% del PIL entro il 2026 e che la crescita non venga influenzata. I mercati comprerebbero il calo. Cosa potrebbe andare storto? Un governo di estrema destra intaccherebbe la crescita di -0,3 punti percentuali, aumenterebbe il deficit al -6,5% del PIL entro il 2026, spingerebbe gli spread OAT tra 80 e 100 punti base, gli spread aziendali tra 110 punti base più alti fino a 210 punti base e farebbe deragliare i mercati azionari del -10%. rispetto ai livelli pre-elettorali. Questo è sia molto che poco, grazie alla politica della BCE quando si tratta dei mercati, e alla generale resilienza (resistenza) quando si tratta dell’economia reale.
- Il puzzle del premio per il rischio azionario. Gli interessanti rendimenti obbligazionari non distolgono gli investitori dai mercati azionari nonostante le previste difficoltà economiche. Sebbene lo slancio al rialzo sia in qualche modo giustificato, la tendenza sfida la saggezza convenzionale dei parametri Equity Risk Premium (ERP), che suggeriscono che gli investitori potrebbero pagare un premio sempre più elevato – soprattutto negli Stati Uniti, dove l’ERP attualmente è pari allo 0% (rispetto a 5% nell’Eurozona). La continua accelerazione dell’ERP percepito basato sul mercato suggerisce che la sovraperformance azionaria potrebbe essere una profezia che si autoavvera, rafforzando le aspettative lungimiranti a favore delle azioni e scoraggiando gli investitori dal rivolgersi a posizioni a reddito fisso. Tuttavia, l’imminente svolta politica e il suo effetto atteso sul segmento a lungo termine della curva fanno sì che i rendimenti privi di rischio potrebbero non essere così attraenti come lo sono oggi per un po’.
- Fed: L’enigma delle condizioni finanziarie facili sarà presto risolto? La Fed ora prevede un solo taglio dei tassi quest’anno in un contesto di inflazione ancora troppo elevata (anche se in diminuzione). Ci aspettiamo che la Fed avvii il ciclo di allentamento dei tassi a dicembre e abbia marginalmente spinto le nostre previsioni sui tassi per la fine del 2025 al 4%. Sebbene i tassi di interesse elevati stiano mettendo sotto pressione segmenti dell’economia, le condizioni monetarie e finanziarie generali non sono così rigide come sembrano, creando un enigma per la Fed. Ci aspettiamo che la liquidità si contragga presto man mano che la Fed proseguirà con la stretta quantitativa. La minore liquidità della Fed dovrebbe iniziare a inasprire le condizioni finanziarie in vista del 2025, aiutando la banca centrale a contenere l’inflazione eccessiva.
EXECUTIVE SUMMARY
Lo studio completo “Elezioni anticipate in Francia” è scaricabile a questo link: