EXECUTIVE SUMMARY

 

  • Crisi dopo crisi, le economie di mercato emergenti (EM) hanno messo in discussione un sistema finanziario globale dominato dalle economie avanzate e ancorato al ciclo finanziario degli Stati Uniti. Dalle catene di approvvigionamento sottoposte a pandemia, alle falle esposte nei mercati dell'energia e nel coordinamento delle sanzioni, fino alle più recenti scosse nel settore bancario la frammentazione sembra essere inevitabile.
  • Nel frattempo, la Cina e diversi grandi Paesi emergenti sono diventati più deliberati e strategici nel promuovere iniziative per raggiungere una maggiore sovranità monetaria e ridurre la loro dipendenza dai flussi di capitale transfrontalieri provenienti dalle economie avanzate.
  • Un sistema finanziario multipolare potrebbe essere più resiliente e migliorare il benessere, soprattutto per le economie più piccole che dipendono dai capitali esteri, ma anche per un maggiore coordinamento delle politiche.
  • L'approfondimento dei mercati dei capitali locali nei Paesi emergenti potrebbe contribuire ad attenuare l'impatto degli shock esterni, a maggior ragione quando i cicli non sono completamente sincronizzati.
  • Tuttavia, il disaccoppiamento significa anche adeguare il quadro politico e la governance degli EM agli standard alla base dell'attuale sistema finanziario globale, il che richiederà tempo.
  • Le tensioni geopolitiche richiedono una maggiore (e non minore) interazione e un coordinamento per contribuire a un sistema finanziario globale che riconosca il maggiore ruolo economico dei Paesi emergenti.
Lo studio completo “Frammentazione economica in atto: mercati emergenti ” è scaricabile a questo link: