- La svolta della BCE: dopo dieci rialzi è finalmente giunto il momento di fermarsi. Ci aspettiamo che la BCE si astenga da ulteriori inasprimenti nella prossima riunione del 26 ottobre, con il tasso di deposito che rimarrà al 4,0% a causa delle prospettive economiche incerte e delle condizioni finanziarie più restrittive. Si potrebbe discutere di un'accelerazione dell'inasprimento quantitativo e di un aumento della riserva obbligatoria, ma a questo punto è improbabile che si verifichino cambiamenti significativi, dato l'aumento dei rischi di frammentazione.
- Il Mercosur e l'UE: finalmente un accordo o una rottura? I negoziatori dell'UE e del Mercosur stanno lavorando per finalizzare un accordo commerciale che è stato in fase di elaborazione per 20 anni, ma le preoccupazioni ambientali rappresentano una sfida. Secondo una stima approssimativa, entrambe le regioni possono trarre beneficio dall'accordo (5,1 miliardi di dollari, 3,9 miliardi di dollari in più di esportazioni annuali per il Mercosur e l'UE, rispettivamente). Il Brasile è quello che probabilmente trarrà i maggiori vantaggi, con esportazioni aggiuntive stimate in 4,2 miliardi di dollari all'anno.
- Elezioni argentine - la dollarizzazione non salverà la situazione. Il candidato alle elezioni presidenziali di questa settimana, Javier Milei, ha sostenuto la necessità di una completa dollarizzazione dell'economia. Pur essendo una buona proposta politica, la realtà è che la sua attuazione da sola non è un'assicurazione contro ulteriori crisi. Un mix di politiche ortodosse sarebbe più efficiente e meno costoso, ma manca ancora la volontà politica di farlo.
- Elezioni in Polonia - venti di cambiamento. Tre partiti di opposizione pro-UE, dal centro-sinistra al centro-destra, che si sono impegnati a porre fine agli otto anni di mandato del governo PiS, hanno ottenuto la maggioranza dei seggi parlamentari nelle elezioni generali di domenica scorsa. È probabile un cambio di governo, che offrirebbe l'opportunità di sbloccare fondi UE fino al 14% del PIL nel periodo 2024-2027, che stimolerebbero gli investimenti e la crescita.
- Azioni cinesi - grande potenziale ostacolato dalla geopolitica. Sebbene le analisi macro e microeconomiche indichino un quadro interessante per le azioni cinesi, con un potenziale di rialzo di oltre il 10% per il ritorno ai fondamentali, i rischi geopolitici, il deterioramento del clima aziendale e il dollaro forte scoraggiano gli investimenti esteri.
EXECUTIVE SUMMARY
Lo studio completo “Il Mercosur e l'UE: chiudere finalmente l'accordo o rompere?” è scaricabile a questo link: