Cresce anche nel settore B2B la richiesta di dilazione tra i sistemi di pagamento E-Commerce, ponendo così nuove sfide alle imprese. Se da un lato infatti lo sviluppo dell’E-Commerce ha conosciuto la massima crescita in seguito alle restrizioni della pandemia, dall’altro è chiamato a fronteggiare la richiesta dei buyer B2B di quelle condizioni d'acquisto che sono ormai una prassi nel settore retail, cioè i pagamenti dilazionati online.
Sono oltre 46 mila le imprese in Italia che utilizzano un E-Commerce B2B come canale di vendita, la maggior parte in Lombardia (17,6%) in Veneto (9,3%) e in Campania (8,5%). Circa il 60% sono società di capitali che concentrano la quasi totalità dei ricavi prodotti. Ed è proprio questo sviluppo delle imprese a comportare, di pari passo, la crescente richiesta da parte dei buyer di termini di pagamento dilazionati. Il 95% dei clienti B2B preferisce infatti dilazionare i pagamenti e il 29% è il tasso di abbandono del carrello dovuto alla mancanza di metodi di pagamento con la possibilità di dilazione. Per le aziende B2B che offrono queste opzioni di pagamento ai propri clienti ci sono ottime opportunità di business, i buyer infatti che possono usufruire di pagamenti dilazionati online spendono in media il 20-40% in più e il 65% effettua in media due acquisti all'anno.
Queste evidenze sono il frutto di una indagine realizzata da Allianz Trade “Le piattaforme B2B E-Commerce a supporto delle relazioni tra le imprese. Le prospettive dei Sellers e dei Buyers verso le soluzioni di Credit insurance”.
Buy Now Pay Later: le aziende B2B che lo utilizzano
La tipologia di imprese in cui l'E-Commerce B2B è più sviluppato è quella dei settori della Logistica e dei Trasporti e quella del settore Agroalimentare, rispettivamente con un 25 e un 21%. Seguono poi, con forte distacco, i settori dell'Automotive, della Meccanica, della Moda, delle Costruzioni, quello del Sistema Casa, il settore delle macchine, attrezzature ed utensili, quello dell'IT e infine quello della Farmaceutica.
Sono il 76,8% le imprese che utilizzano una piattaforma E-Commerce per le relazioni commerciali in grado di accettare pagamenti online e di queste il 3,9% ha intrapreso un investimento per consentire una dilazione dei pagamenti a 90 giorni; mentre il 4,4% prevede di farlo in futuro, ma ancora il 91,7% non lo ha ancora preso in considerazione.
Se però il Buy Now Pay Later in Italia rappresenta un forte fattore di sviluppo per le imprese, è anche vero che ci sono due sfide importanti per le aziende che hanno sviluppato un E-Commerce B2B. La prima è quella di concedere termini di pagamento dilazionati ai propri buyer valutandone il merito di credito in tempo reale al check-out, l'altra sfida è rappresentata dall'offrire dilazioni di pagamento anche a buyer sconosciuti, modalità che richiede solide competenze di credit score. A tal proposito, le imprese che stanno investendo per dotarsi di un sistema idoneo per valutare in tempo reale il merito di credito dei propri buyer, fornendo una copertura assicurativa in caso di mancato pagamento, risultano il 7,8%; sono invece il 15,5% quelle che prevedono di farlo in futuro e il 76,7% le imprese che non lo hanno ancora considerato.
Per quanto riguarda la soddisfazione verso l'utilizzo delle piattaforme E-Commerce B2B si dice soddisfatto il 54,3% delle imprese Buyer mentre è insoddisfatto il 45,7%. I motivi di soddisfazione sono diversi, tra quelli maggiormente indicati:
- la possibilità di rendere il rapporto tra imprese più flessibile (47,2%);
- il consentire di fare meno errori sugli ordini (34,0%);
- il rendere immediati i collegamenti con gli aspetti logistici dell'impresa (17,1%);
- la possibilità di adattarsi meglio alle esigenze delle imprese (16,1%);
- l'adattarsi meglio agli ordini ricorrenti (14,5%);
- il facilitare la gestione del credito (8,4%);
- il migliorare i rapporti tra le imprese (7,7%);
- il mitigare i rischi del credito (2,3%).
Infine, guardando alle soluzioni di pagamento Buy Now Pay Later, il 34,2% delle imprese Buyer che utilizzano le piattaforme informatiche si dichiara soddisfatto soprattutto perché consente di fare meno affidamento sul credito bancario o su altre forme di finanziamento o a strumenti come le carte di credito, mentre per il 26,3% i fornitori non mettono a disposizione questa modalità di pagamento e il 35,8% non conosce questo servizio.