moda andamento saldi positivo

Moda 2023: aumento delle vendite e andamento saldi positivo

Il monitoraggio vendite registra aumenti nel settore abbigliamento

27 gennaio 2023

Saldi in crescita del 10% nel 2023, questo il dato registrato dal monitoraggio delle vendite dall’inizio dei saldi invernali. Un andamento dei saldi che, secondo i dati dell’Ufficio Studi Confcommercio, a livello nazionale ha portato ad un aumento del 6-7% del numero degli scontrini, con un +16% nel Nord Italia e il +2,7% nel Sud con una spesa media per scontrino in crescita dell’8% rispetto al 2022. Per Confcommercio quindi, se pure con un andamento positivo per la metà delle imprese e un aumento delle vendite, i saldi invernali quest’anno incideranno meno del 10 per cento sul totale delle vendite annuali, mentre per il 36% delle aziende inciderà tra il 10% e il 20%.

Saranno 15,4 milioni le famiglie che si dedicheranno allo shopping scontato con una stima di spesa per persona di circa 130 euro per un business complessivo per i commercianti di 4,7 miliardi. Il rito dei saldi invernali vedrà quindi, anche quest’anno, la maggior parte degli italiani (il 65%) a caccia dell’affare (l’80%) o comunque nell’ottica di risparmiare (il 66%), o perché costretto dal peggioramento della propria situazione economica (1 su 3). Il settore abbigliamento è, come lo scorso anno, in cima alle preferenze di acquisto degli italiani, interessando il 93,8% degli acquirenti, seguito dalle calzature a cui si è interessato l’83,6% dei clienti e dagli accessori (49,6%), a sorpresa a registrare il maggiore aumento delle vendite rispetto allo scorso anno sono gli articoli sportivi (+2%). 

Aumento degli acquisti on line

Nonostante la crescente concorrenza del web non si è registrato un aumento degli acquisti on line. Quella dei saldi rimane prevalentemente un’attività che i consumatori – soprattutto gli over 35 e in particolare nel centro Italia – preferiscono svolgere in presenza, nei negozi fisici, per potere toccare e selezionare la merce con maggiore coinvolgimento. Ecco che quindi, secondo un’indagine di Confesercenti-Ipsos, l’89% dei consumatori che si dedicherà allo shopping scontato lo farà nel punto vendita fisico, in particolare i negozi di fiducia si confermano al primo posto per la metà degli italiani. Tra i canali di acquisto l’online è invece scelto dal 59%, oltre il 40% sceglie invece i social network, dove è Instagram il canale più utilizzato, con l’84% dei consumatori che lo utilizzano per i propri acquisti.

I saldi nel settore moda in Italia

Se da un lato il Black Friday a novembre ha anticipato e tolto un po’ di attesa rispetto ai saldi invernali, dall’altra parte nel settore – soprattutto della moda e dell’abbigliamento – la ricerca dell’affare rappresenta sempre un momento importante per il consumatore. C’è però la scelta sempre più diffusa ormai da qualche anno tra i brand del lusso di evitare forti riduzioni dei prezzi. Una decisione legata al diverso ciclo delle tendenze e delle produzioni. Se una volta, infatti, la produzione soprattutto di un prodotto di lusso era fortemente legata alla stagionalità, e un prodotto restava in negozio per circa sei mesi per poi essere messo in saldo fino all’esaurimento delle scorte, oggi non è più così perché i brand, soprattutto del fashion lusso, producono continuamente, con una cadenza al massimo mensile, immettendo nei negozi o negli e-commerce i loro prodotti e così facendo non esiste più il fine stagione.

Accanto a questa novità di vendita c’è poi un mercato crescente del vintage o second-hand che permette di comprare a poco i capi strizzano anche l'occhio alla sostenibilità. E infine c’è l’ultra-fast-fashion cioè tutti quei brand (spesso di origine cinese) che immettono sul mercato continuamente novità accattivanti a prezzi già molto bassi su cui quindi lo sconto diventa irrisorio.