Il settore edile in Italia punta al design green

Edilizia sostenibile: L'utilizzo dei materiali di riciclo nel settore edile in Italia

Design green per ridurre l’impatto ambientale

10 dicembre 2021

Il settore edile in Italia, grazie al recupero di materiali di riciclo e diffusione del design green, si sta espandendo molto velocemente. Anche a livello mondiale si stima che il settore edilizio raggiungerà un valore di 187,4 miliardi di dollari entro il 2027 con un tasso di aumento annuale dell’8,6%, come affermato da un’indagine statunitense di Research & Markets. Uno scenario confermato anche dal World Green Building Council, secondo cui le infrastrutture e gli edifici punteranno a dimezzare del 40% le emissioni di carbonio entro il 2030, e del 100% entro il 2050.

Anche l’eco-bonus sta dando un’accelerazione verso un’edilizia sostenibile in Italia, al fine di ridurre l’impatto ambientale. L’ambiente costruito è, d’altra parte, uno degli elementi chiave nell’evoluzione verso un modello più sostenibile perché è responsabile della maggior quota delle emissioni nocive, derivanti dai materiali utilizzati, così come dagli impianti e dai processi di lavorazione. Pur se con maggiore lentezza rispetto ad altri comparti, anche nel settore edile in Italia qualcosa si sta muovendo, dimostrando che anche in questo contesto è in atto una transizione verso un'economia circolare.

Parlare di edilizia circolare significa mettere in pratica una serie di scelte e di soluzioni per l’ottimizzazione dello sfruttamento di risorse, materie prime e materiali di riciclo nell’intero processo per ridurre l’impatto ambientale e porre maggiore attenzione alla nostra salute. Questo vuol dire utilizzare materiali riciclati provenienti da scarti industriali e di altri tipi, razionalizzare l’energia con soluzioni di recupero, evitare il consumo di suolo prediligendo la riconversione. Questa è in sintesi la definizione di edilizia sostenibile. Ma tutto comincia già dal design.  

Edilizia sostenibile in Italia e design green 

Più che una tendenza, l’eco-design sta diventando una necessità. Se i consumatori sono più consapevoli nella richiesta di abitazioni ecosostenibili, è altrettanto vero che esistono sempre più norme che impongono il rispetto dell’ambiente. Per progettare una casa all’insegna del risparmio energetico, è innanzitutto necessario scegliere materiali di riciclo, naturali, isolanti ed ecosostenibili, senza dover per forza rinunciare al comfort e al gusto estetico. Non a caso, quando si parla di design green, ci si riferisce proprio alla ricerca di un’architettura in perfetta armonia con l’ambiente che ci circonda.

Perché un prodotto qualsiasi anche di arredamento possa rientrare a pieno titolo nella categoria dell’eco-design dovrà dunque avere determinate caratteristiche a partire dai materiali con cui viene realizzato. Da privilegiare in questo senso sono materiali non soltanto riciclati, biodegradabili e a loro volta riutilizzabili, ma anche durevoli e di qualità.

Ma c’è anche un altro aspetto cruciale che sta consentendo al design di assumere un ruolo sempre più importante nella transizione in atto per fronteggiare la crisi ambientale: la sua crescente accessibilità. Essere pienamente sostenibili significa, infatti, anche essere alla portata di una vasta platea.  

Edilizia sostenibile: i materiali

L’uso di materiali sostenibili è funzionale per ridurre l’impatto ambientale perché limita la produzione dei rifiuti e il consumo di energia. Protegge inoltre gli ecosistemi e migliora la qualità dell’acqua e dell’aria. Infine, permette la conservazione e il ripristino delle risorse naturali. Ecco alcuni esempi di materiali per una edilizia sostenibile.

  •  Il legno. Naturale, riciclabile, resistente e proveniente da una fonte rinnovabile, il legno è senz’altro uno dei materiali protagonisti del design sostenibile. Affinché il legno impiegato sia davvero sostenibile però è importante verificarne la provenienza, assicurandosi che sia da foreste certificate FSC o PEFC. Inoltre, è bene privilegiare legno riciclato e ricavato da vecchi mobili, pallet, trucioli, potature e imballaggi ed evitare di verniciarlo con soluzioni tossiche, privilegiando le tinte ad acqua, con pochi solventi e basse percentuali di VOC (composti organici volatici, dannosi alla salute).
  • L’alluminio. In natura l’alluminio viene estratto dalla bauxite (minerale comune che costituisce circa l’8% della crosta terrestre) ed è apprezzato per la sua versatilità. Il suo grande vantaggio è che può essere riciclato all'infinito  senza perdere le sue caratteristiche di leggerezza, duttilità, resistenza e lucentezza.
  • Il bambù. Al tempo stesso leggero e resistente il bambù, proprio in virtù delle sue qualità, è soprannominato l’acciaio vegetale. Considerato un’ottima alternativa al legno, il bambù cresce velocemente ed evita la deforestazione (il tempo medio di ricrescita è di circa 5 anni) e la sua duttilità e la conformazione cava lo rendono versatile e facile da lavorare.
  • Il sughero. Ricavato dalla corteccia della quercia da sughero o sughera, diffusa nelle aree mediterranee e nelle foreste dell’Africa, il sughero si riforma circa ogni nove anni ed è considerato un materiale ecologico anche per la sua modalità di estrazione poco impattante. Oltre a fabbricare mobili e accessori, serve ad isolare le pareti e a realizzare rivestimenti. È riciclabile, elastico, impermeabile e ignifugo e viene ottenuto con processi di lavorazione più semplici rispetto a quelli usati per produrre materiali sintetici come la plastica.
  • La juta. Tra i tessuti impiegati nell’eco design c’è anche la juta, considerata una valida alternativa ai tessuti contenenti poliuretano. Composta da sostanze biodegradabili, quali la cellulosa e la lignina, la juta è una materia prima eco friendly, si trova in grandi quantità e a basso costo. La fibra di juta è considerata eco sostenibile perché richiede meno terreno per produrre la stessa quantità di altre fibre vegetali, come il cotone, e la sua coltivazione richiede meno fertilizzanti, erbicidi e pesticidi. Inoltre, dopo la raccolta, i suoi resti rendono più fertile il terreno.
  • Il linoleum. Questo materiale è composto da materie prime di origine naturale, alla cui base c’è l’ossidazione dell’olio di lino, ricavato dalla pressatura dei semi della pianta di lino.Un vantaggio non trascurabile è la sua capacità battericida, che inibisce la crescita dello Staphilococcus Aureus (batterio che spesso contamina gli spazi interni) ed è dovuta alla continua ossidazione dell’olio di lino che avviene per tutto il suo ciclo di vita. Il linoleum non contiene additivi chimici ed è esente da emissioni nocive e nemico degli allergeni.
  • La plastica. Nonostante la sua fama di materiale dallo scarso appeal, anche la plastica può ambire a un ruolo da protagonista nell’eco design. I problemi di inquinamento ad essa legati (in particolare per i prodotti usa e getta) dipendono, infatti, principalmente dai processi di smaltimento e dalla sua dispersione nell’ambiente naturale. Per innescare un meccanismo virtuoso è necessario rafforzare la cultura del riciclo anche nel settore edile in Italia, riducendo la produzione ex novo e incrementando invece il riutilizzo e l’impiego di materiali di riciclo. I risultati in tal senso nel campo del settore edilizio e dell’interior design green sono già una realtà.
  • La pietra naturale. Arenaria, granito, marmo, pietra calcarea, ecc. sono materiali di lunga durata e riutilizzabili ma, anche se ancora poco conosciuta, anche la pietra lavica sta via via ricoprendo un ruolo da protagonista nell’arredamento, un materiale completamente ecosostenibile estratto principalmente dalle cave siciliane dell’Etna.
  • Anche il calcestruzzo rinforzato con fibre di lino (la coltivazione del lino non richiede irrigazione, fertilizzanti o manutenzione) rappresenta un ottimo materiale ecosostenibile e infine anche se può sembrare strano, anche il cartone riciclato, grazie alla sua resistenza e funzionalità, è perfetto per creare oggetti di design e di arredamento e sta rappresentando un trend in netta ascesa. </p>

La casa stampata in 3D e gli altri trend del settore edilizio

Nel campo dell’architettura sostenibile gli esempi più interessanti riguardano la tecnologia. Forse il più singolare è tutto italiano, si tratta della prima casa interamente stampata in 3D, realizzata con materiali naturali. L’unità abitativa ecosostenibile e denominata Tecla, nata a Massa Lombarda in provincia di Ravenna, rappresenta una soluzione rivoluzionaria nel mondo dell’architettura green. Realizzata grazie a più stampanti in 3D questa abitazione è pronta in appena 8 giorni contro un intero anno che è solitamente il tempo impiegato per la costruzione di un edificio tradizionale. Il prototipo è un’abitazione di circa 60 metri quadrati divisa in due cupole che delimitano la zona giorno e la zona notte. Grazie ai materiali utilizzati (prevalentemente terra cruda) queste case si adattano ad ogni tipo di terreno e sono antisismiche.

Ma ecco quali sono alcuni degli altri trend dell’architettura del futuro. Nel prossimo futuro a primeggiare saranno le case prefabbricate dotate di certificazione green come la LEED (Leadership in Energy and Environmental Design), meno impattanti sull’ambiente a basso consumo energetico e più sicure a livello sismico. Un’altra tendenza in forte crescita sarà anche quella degli “smart buildings”, sistemi gestiti in maniera automatizzata e integrata per ridurre i consumi e allo stesso tempo migliorare il comfort. Nella lista dei migliori futuri trend bisogna inserire anche l’utilizzo della tecnologia 5G  che favorisce la costruzione appunto di edifici “intelligenti” grazie ad impianti di connessione ultraveloce, permettendo una interconnessione di dati nel settore edilizio.

Nello scenario di un ripensamento degli spazi abitativi in chiave ecosostenibile si inseriscono anche i pannelli solari fondamentali nell’ottica dell’utilizzo di energie alternative come appunto il fotovoltaico, che assicurano l’abbattimento delle emissioni di anidride carbonica e un consistente risparmio economico.